LUOGHI


Italo Calvino scrisse che le città, come i sogni, sono costruite di desideri e di paure.
Nelle settimane del lockdown le nostre città, i luoghi a noi familiari, sono diventate proprio questo: un ricettacolo di desideri ansiosi – la speranza che la pandemia finisse presto, la smania di poter abbracciare i propri cari e di tornare alle abitudini di sempre – e di paure, alcune giustificate, altre irrazionali.


E ora che le riguardiamo in queste immagini, con le loro piazze deserte, le strade senza traffico, le saracinesche calate, le ombre lunghe del mattino proiettate dai monumenti senza un passante a interromperne la solidità, ci rendiamo conto che dei sogni le nostre città avevano anche l’aspetto: irreali, metafisiche, inquietanti.

Vuote come, almeno una volta nella vita, i loro abitanti hanno sperato che diventassero, come sappiamo che non vorremo più vederle. Perché in fondo (è sempre Calvino ad averlo scritto) ogni città riceve la sua forma dal deserto a cui si oppone.




Una sala di proiezione del Cinema Centrale di Torino.




Il parco tematico Cinecittà World di Castel Romano, dedicato al cinema, chiuso per il lockdown. Nel 2020 i parchi tematici sono stati aperti solo tra giugno e ottobre. Quello dell’intrattenimento è stato uno dei settori maggiormente colpiti dalle misure restrittive per contenere la pandemia.




Le tombe al cimitero monumentale di Bergamo dove sono state sepolte molte delle vittime del Covid-19.




Milano, una sala del Museo di Storia Naturale.




Venezia, Canal Grande.




Il parcheggio di un centro commerciale di Roma a dicembre 2020.




I Musei Vaticani il giorno prima della nuova chiusura stabilita per il 4 novembre 2020 per evitare la diffusione della seconda ondata di Covid-19.




Roma, quartiere Appio Latino, 19 novembre 2020. Dopo la riapertura estiva, la seconda ondata di contagi da Covid-19 ha portato a una nuova misura restrittiva, il coprifuoco. Dalle 22 alle 5 si può uscire di casa solo per “comprovate esigenze lavorative o per motivi di salute”. Le strade delle città si svuotano, mentre la vita prosegue all’interno delle abitazioni in questo nuovo semi-lockdown.




Torino, il Teatro Regio.




Una veduta di Bergamo Bassa dalle mura della città alta. La città lombarda ha fatto registrare il più elevato numero di vittime pro capite di Covid-19.




Il parco tematico Cinecittà World di Castel Romano, dedicato al cinema, chiuso per il lockdown. Nel 2020 i parchi tematici sono stati aperti solo tra giugno e ottobre. Quello dell’intrattenimento è stato uno dei settori maggiormente colpiti dalle misure restrittive per contenere la pandemia.




Bergamo, Winter Garden Hotel: un albergo a quattro stelle diventato ospedale per pazienti Covid-19.




Roma, Colosseo.




Milano, il Luna Park al Parco Sempione.




Una performance della danzatrice classica Corinne De Bock con l'opera "Look-down" dell'artista Jago. La statua, posizionata in Piazza Plebiscito a Napoli, intende sensibilizzare sulla condizione dei più fragili, in particolare dei senzatetto. Secondo la danzatrice tra i più fragili ci sono anche gli artisti, fortemente penalizzati dalle restrizioni imposte dalla pandemia.




A dicembre 2020, un uomo torna alla propria macchina con le figlie dopo aver fatto acquisti in un negozio di animali all'interno di un centro commerciale a Roma.




Milano, edilizia popolare a Quarto Oggiaro, periferia nordovest della città.




Jesolo (Venezia), pedalò parcheggiati sulla terraferma.




Venezia, Piazzale Stazione.




Un tecnico prepara l’installazione tricolore proiettata sui silos del Mulino Ferro di Campobasso, in Molise, dieci giorni dopo l’inizio del lockdown nazionale.




Il McDonald's del più grande centro commerciale di Taranto.




Roma, quartiere Esquilino.




Caorle (Venezia), la spiaggia dopo tre mesi di mancata manutenzione.




Gerola Alta (Sondrio).




Milano, l’autostrada Milano-Venezia in direzione Bergamo.




Milano, la libreria Mondadori in Piazza Duomo.




Fra i vicoli di Alberobello, Puglia.




Roma. Il trenino di Giardinetti vuoto durante il lockdown.




Il Duomo di Milano in uno dei primi giorni di lockdown nazionale.




I droni sono stati utilizzati durante la pandemia per controllare che non si formassero assembramenti di persone. Molti sono i civili che hanno collaborato con le forze dell’ordine per svolgere questa attività di sorveglianza.




Jesolo (Venezia), appartamenti fronte mare quasi completamente vuoti e privi di richiesta per la stagione estiva.




Milano, Galleria Vittorio Emanuele.




Milano, Via dei Sagredo.




Jesolo (Venezia).




Milano, aeroporto di Linate.




Irma (Brescia), uno dei villaggi “zero Covid” della Lombardia.




Milano, lungo i Navigli.




Roma, Basilica di San Pietro.




Venezia, Campo San Giacomo di Rialto.




Milano, Stazione Centrale.




Chioggia Sottomarina (Venezia).




Piacenza, un ospedale da campo allestito dall'Esercito Italiano.




Milano, aeroporto di Linate.




Chioggia Sottomarina (Venezia).




San Zenone al Lambro, vicino a Milano.




Roma, Piazza di Spagna.




Casino Royale
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