SEGNI


Roma, Palazzo delle Esposizioni, anno 2120. In una mostra allestita per il centesimo anniversario della pandemia di Covid-19, quali oggetti verrebbero esposti nelle teche? Quali sono i simboli tangibili che assoceremo all’esperienza che abbiamo condiviso?

Abbiamo provato a metterci nei panni dei curatori della mostra di Roma – possiamo stare certi che ci sarà – e a immaginare che cosa sceglieranno.


I visitatori vedranno un assortimento di mascherine, di camici, di occhiali e schermi facciali in plastica e di tute bianche in tyvek, i dispositivi di protezione usati da medici e infermieri al lavoro negli ospedali. Vedranno i ventilatori polmonari, i saturimetri e le bombole d’ossigeno. Le maschere facciali da snorkeling modificate per essere adattate all’uso ospedaliero. Questo è l’ovvio.

Forse, però, vedranno anche una raccolta di oggetti che a un occhio del Ventiduesimo secolo appariranno pateticamente antiquati, e che già al nostro del Ventunesimo non sembrano più gli stessi rispetto soltanto a qualche mese fa.
La telecamera che il sacerdote ha puntato verso l’altare su cui celebrava una messa solitaria. Il microfono con cui il professore ha parlato all’aula deserta di un’università. Il drone che è stato fatto volare sulla testa di chi usciva durante il lockdown. La bara in legno grezzo, brutale nella sua semplicità, usata troppe volte per custodire i corpi delle vittime del virus, che mai avrebbero immaginato di compiere quell’ultimo viaggio su un camion militare.




Dettaglio di una scarpa coperta da pellicola trasparente, uno dei rimedi adottati da Chandra, un barbiere originario del Bangladesh, per evitare qualsiasi contatto con i clienti della sua bottega di Roma. 




Milano, aprile 2020, un balcone al quartiere Forlanini.




Marina di Carrara, una mascherina chirurgica sulla spiaggia dopo una mareggiata.




Rochemolles, Piemonte. La sala relax nella sauna dell’hotel Chalet della Guida, deserta durante il lockdown, è decorata con un soggetto alpino la cui serenità appare irraggiungibile alla maggior parte della popolazione.




L’immagine su un notebook collegato a un termoscanner dell’Università di San Marino mostra un soggetto con una temperatura corporea di 38.1 °C.




Ancona, sartoria Matteo Duca. Una volta completate, le mascherine vengono ordinate e preparate per l’imballaggio.




In un ambiente a contaminazione controllata presso lo stabilimento della Bormioli Pharma di Vasto (Chieti) vengono confezionati tappi di gomma destinati alle case farmaceutiche di tutto il mondo.




Bergamo. Nell’obitorio dell’ospedale Giovanni XXIII, le bare delle vittime di Covid-19 attendono di essere trasportate al cimitero.




Roma, 26 marzo 2020. Mentre aspetta di entrare al supermercato, una donna esibisce con orgoglio l’attenzione che mantiene nel vestirsi e nel curarsi le mani.




Milano. La telecamera per le lezioni online in un’aula deserta del Politecnico.




Viareggio (Lucca). Boris, 16 anni, studente.




Una donna espone mascherine artigianali nel suo stand al mercatino di Natale di San Marino.




Un barista del bar Galliano di Viareggio (Lucca), uno dei più rinomati della zona sulla passeggiata a mare, serve il budino di riso.




Alcuni foulard da scout nella stanza di Manuele a Caserta: la sua esperienza scout è durata nove anni. Manuele, 24 anni, è partito per Barcellona l’8 marzo 2020, la notte prima della pubblicazione del primo decreto di emergenza anti Covid-19, per iniziare uno stage con un’agenzia di marketing digitale spagnola, ritrovandosi a vivere la quarantena in una casa con quattro coinquilini che non conosceva.




Un bar di Milano a marzo del 2020.




La Cieffe Milano di Soncino (Cremona) è un’azienda di confezioni di alta moda riconvertita alla produzione di mascherine, camici e tute destinati ai medici degli ospedali Covid. Nel reparto sartoriale, il prototipo di tuta protettiva.




Sauze d’Oulx, Piemonte. Un cartellone dà il benvenuto a turisti che, a causa del lockdown, non potranno mai raggiungere questa località sciistica, così come nessun’altra in Italia.




Fiale nel vassoio di alimentazione di una macchina per il confezionamento dei vaccini nello stabilimento della Marchesini a Monteriggioni (Siena). Ogni macchina viene costruita secondo le specifiche richieste dalle singole case farmaceutiche e viene sottoposta a ore di test e collaudi prima di essere consegnata e installata negli stabilimenti produttivi.




Una tenda di Emergency eretta per portare aiuti sanitari durante il picco della pandemia accanto alla chiesa della Santissima Trinità di Polistena (Reggio Calabria).




Milano. Sedie per la conferenza stampa in Fiera, nella cui area si sta costruendo un nuovo ospedale coordinato dalla Regione Lombardia.




Zoccoli chirurgici all’ingresso del reparto per pazienti positive al Covid-19, nell’ala postnatale della clinica Mangiagalli di Milano.




Azienda Sapio a Caponago, vicino a Monza. Bombole di ossigeno pronte per essere trasportate.




Cremona. Un manuale di chirurgia di guerra nell'ospedale da campo realizzato dalla ONG americana Samaritan’s Purse.




Il calendario su cui Niccolò, costretto dal lockdown nella sua casa in provincia di Latina con i genitori, ha deciso di tenere il conto dei giorni.




La Scataglini Tessuti di Castelfidardo (Ancona) ha convertito le linee di produzione per realizzare mascherine. Dettaglio degli appunti dei primi ordini.




Nella chiesa dei SS. Faustino e Giovita a Sorbolo, in provincia di Parma, il parroco don Aldino Arcari celebra la messa a porte chiuse, registrandola con una telecamera e mettendola online per i fedeli del paese.




In un negozio di abbigliamento nei pressi della Darsena, a Milano, nei giorni precedenti il lockdown nazionale i manichini sono stati dotati di mascherine. Uno dei molti tentativi di sdrammatizzare la crescente inquietudine per la situazione.




Milano, mascherine in dotazione nei kit sanitari distribuiti dalla Onlus ARCA.




Bergamo, ospedale Giovanni XXIII, reparto pazienti Covid-19.




Genova. Francesca Simonetta, infermiera a bordo della nave da crociera MSC Splendid convertita in ospedale Covid-19, rimuove i dispositivi di protezione, fra cui la mascherina, al termine di un turno nell’area a rischio contagio.




Valvole per respiratori ospedalieri prodotte dalla ditta Prosilas di Civitanova Marche (Macerata).




Caggiano (Salerno). Il sindaco Modesto Lamattina ha segnato sul calendario tutti i giorni in cui il suo comune è stato zona rossa.




Alla Sapio di Caponago, vicino a Monza, l’ossigeno liquido viene pompato nel camion cisterna, provocando il congelamento delle tubazioni.




Lo scienziato e farmacologo bergamasco Silvio Garattini, presidente e fondatore dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, intervenendo in collegamento Skype parla della situazione sanitaria, delle prospettive sulla ricerca del vaccino per il Covid-19 e delle ipotesi relative alla diffusione del virus durante l’incontro di Champions League Atalanta-Valencia del 19 febbraio 2020, ribattezzato la “partita zero”.




Milano. Karin Freschi e Flavia Silva - insegnanti della scuola Ganga Yoga - registrano una lezione da caricare successivamente online.




Guanti in lattice, uno dei simboli della pandemia.




Winter Garden Hotel, Bergamo. Il cartello di uscita sul retro del parcheggio. Il 18 marzo l’hotel ha messo a disposizione la propria struttura per accogliere i pazienti dimessi dagli ospedali ma ancora positivi al Covid-19 e in attesa di poter tornare nelle proprie case con l’assoluta certezza di non costituire un pericolo per i familiari.




La Cieffe Milano di Soncino (Cremona) è un’azienda di confezioni di alta moda riconvertita alla produzione di mascherine, camici e tute destinati ai medici degli ospedali Covid. Nel reparto sartoriale, il prototipo di tuta protettiva.




Alla Sapio di Caponago, vicino a Monza, sistemi di vaporizzazione per la gassificazione dell’ossigeno liquido.




La sede di Planet Farms a Milano. La start-up studia metodi sostenibili e alternativi all’agricoltura tradizionale, per portare aiuto a un settore messo in grave difficoltà dalla mancanza di manodopera dovuta all’emergenza Covid.




All’Antica Distilleria Russo di Mercato San Severino (Salerno), un macchinario per la stampa delle bottiglie di alcool. L’emergenza Covid-19 ha aumentato in modo drammatico la domanda di alcool e per soddisfarla l’impianto lavora su tre turni, 24 ore al giorno.




Roma, quartiere Pigneto, 26 marzo 2020. Primi segni di un nuovo inquinamento: i dispositivi di protezione individuale cominciano a invadere le strade della città.




Caorle (Venezia). I primi ombrelloni riposizionati sulla spiaggia in previsione della fase 2. Le distanze, in attesa di direttive ufficiali, sono state raddoppiate rispetto agli anni precedenti.




Niccolò, chiuso in casa con i suoi genitori in provincia di Latina durante la quarantena, verifica i nuovi acquisti online.




Alla Sapio di Caponago, vicino a Monza, si caricano le unità base portatili di ossigeno destinate all’uso domestico.




Valvole per respiratori ospedalieri prodotte dalla ditta Prosilas di Civitanova Marche (Macerata).




A Roma, per festeggiare il Primo Maggio, solo qualche bandiera rossa alla finestra e alcuni palloncini trasportati dal vento.




Casino Royale
Hoku